In principio, come in gran parte della vita di Coco Chanel, c'e una storia d'amore.
è il 1920, e l'oggetto del desiderio è il granduca Dimitri Pavlovich, cugino dello zar Nicola II, esiliato in Persia per aver partecipato all'assasinio di Rasputin. Dopo la Persia c'e la Francia e, a Biarritz, c'è Coco. per la sua donna è amore a prima vista, non solo per l'uomo, ma anche per le sue tradizioni e per il suo popolo, gente abituata a lavorare sodo, come lei. (...)
Con la sorella di Dimitri Pavlovich inizia a lavorare:tuniche e cappotti bordati di pelliccia, le
roubachka (bluse ricamate) e le cascate di gioielli bizantini.
Non basta la fine dell'amore con Dimitri nè della collaborazione con la sorella Maria (rea di aver accettato di lavorare per altri) a spezzare il legame con quel popolo: russo è Ernest Beaux, il creatore di Chanel n°5, come pure il suo segretario, il principe Koutousoff; suoi amici erano Diaghilev dei ballets Russes e Stravinskij.
è a questo legame così complesso, e così saldo, che Karl Lagerfeld rende omaggio: e lo fa mandando in passerella ricami intricati, svettanti acconciature, cappotti di pelliccia e filigrane.
è la "Paris-Moscou", collezione dèmi-couture (la mezza stagione di lusso) in cui vengono concentrati tutti gli elementi che hanno resa grande la maison grazie all'aiuto di maestri artigiani della moda (dai ricamatori ai cappelai passando per i creatori di fiori in seta e bottoni)
Tutta quest'introduzione per chiedervi:
cosa ne pensate di questa versione extra speciale della celebre 2.55?Velvet Luglio 2009