Macheschifoe se lo dice lei...).Borsa Lv (ma perchè nessuno capisce che il marrone NON sta bene con tutto, tantomeno con i leggins argentati?!?!) e camminata altezzosa che le faceva svolazzare i capelli. No, non sono invidiosa, sono solo colpita. Che volete farci, vengo dalla provincia. La mia amica non mi ha voluto portare in zona Tortona, dove attualmente c'e la Milano Design Week. Ma io che sono furbbba le ho fatto fare vie secondarie (tanto per lei l'orientamento è un optional) e in un qualche modo ai Navigli siamo arrivate. Ma poi non abbiamo visto nessuno Showroom. Mi sono intristita un sacco a vedere tutti quei ragazzi giovani, vestiti come mi vesto io, che gironzolavano senza che nessuno li guardasse per come si vestono (cosa che succede a me nella mia città) alla ricerca di idee per i loro progetti scolastici. Ma soprattutto ho capito che io a Milano non andrò mai, che non farò mai come quei miei coetanei, che mi dovrò continuare a vestire in anonimato e che lo Ied costa così tantoche io il Design lo vedrò in foto.
8 ore fa
5 commenti:
eh sì Milano è così. però se gratti a fondo con le unghie, sotto sotto viene fuori anche del bello!
gran bel blog, e quel trattino messo lì in mezzo è geniale.
La Bale la prenderò tarocca in ecopelle, non cambio ideologia da un giorno all'altro io.
No ma che dici, non sono mica arrabbiata con te! Scusa se con il mio commento di ho portata a pensare una cosa simile, a dire il vero è un periodo che litigo continuamente col mio boy quindi sono incaxxata però con lui :P tu mi hai fatto una domanda più che legittima essendo la Bale completamente in pelle, io la vedo come un omicidio quella borsa, idem le decine di pelliccie di mia nonna, gli stivali in pelle di mia madre e via discorrendo, ma è una cosa mia, non ho problemi con chi ama i capi in pelle o le pelliccie :)
ehi, un momento! anche io generalmente non sopporto i commessi/e invadenti: questo è uno dei motivi per cui mi piace fare compere da Zara, Mango e simili, posti colorati e simpaticamente confusionari in cui puoi ammucchiare numerosi capi nel camerino e starci quanto ti pare, senza la commessa impaziente fuori che si schiarisce la voce.
parlando di temporary shop, mi riferivo e in parte criticavo l'aspetto temporaneo e raffazzonato (!) della cosa, che a mio avviso è l'antitesi del piacere di comprare.
per quanto riguarda l'ambito vestiti originali e gente che ti guarda con tanto d'occhi, io credo che sia un po' una pecca del liceo. ricordo che quando lo frequentavo io, anni or sono, chi osava indossare qualcosa che esulasse dal classico binomio jeans e maglietta (felpa, per i freddolosi!) veniva guardato con sospetto quasi fosse una serpe in seno. posso garantirti che all'università (o, comunque, una volta usciti dal liceo) tutto cambia: sei più libero di sperimentare e anche più sicuro di te nel farlo, perlomeno per me lo è stato! personalmente, trovo che gli abiti siano un ulteriore modo per esprimere la mia personalità e i miei gusti, come lo sono le parole e le azioni: per questo mi piace giocarci, assecondando il mio stato d'animo del momento. che poi lo stato d'animo del momento sia jeans e felpa (maglione, per me!) e che voglia esprimere casual! o tranquillità! o, che so, divano! ci sta tutto qualche volta, ancora adesso. a patto, però, che niente diventi una divisa, nemmeno l'originalità.
tieni duro ancora un po'!
mi piace un sacco questo blog! Riguardo al tuo discorso, penso sia un discorso di apertura mentale, che spesso in provincia manca (ma in Italia manca anche in città, a volte). Io non mi vesto in modo particolarmente eccentrico, e pure mi sento dire che mi vesto strano! Qui da me non conoscono il marchio Balenciaga, ma il massimo dello chic è l'accessorio di Alviero Martini. Questo perchè la gente pensa che esista un solo modo di vestire e nonvede oltre il suo naso!
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C. P. Scott