Christopher Kane's Sample Sale

Dopo 10 giorni di vacanza, un portafoglio rubato, tante ore nei commissariati inglesi e all'ambasciata son tornata: a casa mi aspettava un bel virus al computer. Nel frattempo connettendomi dalla biblioteca ho scoperto che The cherry blossom girl si è sposata, ho studiato per il test d'ingresso, mi son data alla cucina veloce, sono andata al cinema e ho addirittura iniziato a correre al parco. Oggi poi ho riavuto l'hardware e ho passato due ore a reinstallare tutti i programmi (in realtà ci ho messo 10 minuti, il tempo restante l'ho passato a leggere tutti i blog che non leggo da 20 giorni, dovevo riaggiornarmi).
Avevo poi preparato tanti bei nuovi post su Londra ma OVVIAMENTE il tecnico ha dimenticato di salvarli, e io non me li ricordo più, indi ragion per cui posso ufficialmente affermare che son andati persi, yupeee.
Dunque iniziamo dalla Sample Sale di Christopher Kane.
Il posto era un capannone interamente dipinto di bianco con luci accecanti, in cui si accedeva solo dopo aver fatto la coda ed essere perquisiti. Dentro c'erano più commessi che abiti, a dire il vero. A parte un vestito della mia taglia tanto ma taaanto fuori budget e un chiodo con stampa a cielo al tramonto (seconda foto di questo post), che definire fantastici era poco, il resto era poliestere. TUTTO sintetico. Anche le maglie e le gonne con stampe pazze che tanto avrei voluto possedere... Quindi non vi siete persi nulla se non siete riusciti ad andare. (non è vero, però mi dispiaceva dirvi il contrario...).
Follow Superflua - mente

0 commenti:

Posta un commento

Il commento è libero ma i fatti sono sacri.

C. P. Scott